Alexis Carrel dimostrò - già nel 1912 - che la cellula è immortale, se nutrita e pulita.
Ecco qual è il segreto dell’immortalità e della morte.
Fonte: Etica Z Ippocratica Due
Nel 1912 è stato dimostrato che una cellula potrebbe vivere per un tempo indeterminato in perfetta salute. È stato provato realmente in laboratorio da un famoso Premio Nobel, il noto fisiologo francese Alexis Carrel. Egli mantenne in vita al Rockefeller Institute for Medical Research, il cuore di un pollo per circa 29 anni in una soluzione salina, che conteneva minerali nelle stesse proporzioni di quelle del sangue del pollo, che egli rinnovava tutti i giorni. Carrel giunse alla conclusione che il tempo di vita di una cellula è indefinito, fino che viene fornito il giusto nutrimento e la cellula viene ripulita dalle sue escrezioni. Difatti le cellule crescevano e prosperavano fintanto che le loro evacuazioni venivano rimosse. Condizioni non igieniche procuravano una minore vitalità, deterioramento e morte. La chiave dunque per mantenere la perfetta salute di una cellula è quella di liberarla dai residui dentro ed intorno ad essa.
Anche Arnold Ehret arrivò a una conclusione pressoché identica. Nel suo libro “Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco” afferma che con un’alimentazione sana, dopo anni di cibi errati, inizialmente l’organismo libera gli intestini dai residui accumulati e poi va sempre più a fondo ripulendo tutti i tessuti del corpo. Dopo che ciò è avvenuto si acquisisce la salute perfetta.
Ma torniamo all’esperimento di Alexis Carrel e alle sue conclusioni che possiamo trovare in ogni testo universitario di biologia. Il dott. Alexis Carrel, a questo proposito, diceva: “La cellula è immortale. È semplicemente il fluido nella quale galleggia che si degrada. Sostituendo questo fluido ad intervalli regolari, daremo alla cellula ciò che le necessita per nutrirsi e, per quanto ne sappiamo, il pulsare della vita potrà continuare indefinitamente”.
Immaginate una casa da cui non si eliminano i rifiuti e si nascondono sotto il tappeto. Nel giro di pochi mesi, accumulando dei rifiuti ogni giorno, la casa sarebbe sporchissima. Nel nostro corpo succede la stessa cosa.
Un’antica prassi Ayurveda per un’ottimale depurazione del nostro corpo consiste nel bere ogni mattina a digiuno mezzo o un limone intero spremuto, diluito con acqua calda, preferibilmente bollita, con l’aggiunta, a piacimento, di un po’ di zenzero.
Il limone, una vera farmacia della natura, è estremamente consigliabile per depurarci, ma anche la frutta e la verdura.
Ottime le mele e le pere per disintossicarci, rigeneranti i pomodori, i broccoli, i cavoli.
La natura, rispettandola e conoscendola più da vicino e non solo usandola, ci offre tutto ciò di cui necessitiamo per la nostra buona salute.